In memoria di lei

Dedico queste poche righe a chiusura dell’anno a Agitu Idea Gudeta, donna, immigrata, indipendente, amante della Terra e di tutto ciò che la abita. Agitu Idea Gudeta assomiglia alla donna del Cantico dei Cantici. Tutte e due curavano la Terra e pascolavano greggi. Tutte e due erano “nere e belle” (cfr. Ct 1,5). Entrambe piene di desiderio e amanti della bellezza; entrambe hanno gridato per difendere la terra dai depredatori umani (cfr. Ct 2,15). Ma forse nessuno le ha notate. La donna del Cantico ha dovuto sopportare violenza: gli è stato strappato il mantello dai militari incontrati per strada (cfr. Ct 5,7). Anche a Agitu Idea Gudeta è stata fatta violenza e l’hanno uccisa. Così voglio finire l’anno, ricordando la passione politica d’amore di due donne che si assomigliavano, mentre la Terra, le pecore e le capre, gli alberi dei sentieri percorsi da Gudeta, oggi tacciono e sono tristi. Queste due donne ci aprano gli occhi su un tempo nuovo. Buon anno.

Foto: ladige