“Era come sentirsi ancora una volta sul punto di nascere" (Maria Zambrano. Esilio come patria, Morcelliana 2016)
Se provo a decifrare il linguaggio di questo tempo che nella sua più reale concretezza coincide, secondo i movimenti delle costellazioni, con il mese di novembre dell’anno 2020, direi che è un tempo d’esilio. Eppure, percepisco che nell’esilio è possibile una comprensione del senso della vita personale e collettiva che altrimenti e altrove, non sarebbe più immaginabile. Esperienza che unisce chi è restato nella propria patria a tanti altri e altre che vivono in luoghi estranei e lontani dal proprio humus. Un tempo in cui desideriamo e pensiamo a un luogo diverso da quello che abbiamo costruito, abitato e conosciuto fino ad oggi. Per questo è “come sentirsi ancora una volta sul punto di nascere”.